Difficoltà di una scelta
La scelta del lavoro viene di solito influenzata da fattori oggettivi di tipo economico, sociale, logistico e da numerosi altri di natura più specificamente psicologica. I giovani vengono condizionati da confusioni, aspettative sbagliate, conoscenze insufficienti, ragion per cui molti, per esempio, scelgono, o rifiutano, la professione dei propri genitori per una sorta di identificazione, o di ribellione, nei loro confronti; altri, che mirano soprattutto allo status sociale e al successo economico, scelgono la professione di medico o di avvocato; altri ancora per indecisione e confusione non trovano niente di meglio che fare la stessa scelta dell’amico del cuore o del partner.
L’opera del grafologo consulente
L’intervento orientativo del grafologo può essere prezioso in diversi momenti:
Tutto ciò ovviamente per aiutare il giovane a sviluppare le sue potenzialità e facilitare il suo adattamento alle continue trasformazioni ed evoluzioni dell’intero sistema economico-produttivo. L’indubbia utilità dell’opera del grafologo va di pari passo alla sua complessità e delicatezza, infatti solo un’attenta e approfondita valutazione di diversi aspetti, quali le capacità intellettive e temperamentali dello scrivente nonché della dinamica emotiva-adattativa che gli è propria e dei suoi rapporti con il contesto ambientale, permette di esprimere un giudizio attendibile relativo alla possibilità di un proficuo adattamento dell’individuo ad un certo tipo di studi, di mansioni aziendali o di professioni. Per quanto riguarda l’orientamento scolastico dei giovani bisogna tener presente non solo il tipo di studio che più si addice al soggetto, ma anche la sua possibilità di successo nelle attività professionali a cui porta quel particolare indirizzo di studi. Nel campo della consulenza aziendale per la giusta collocazione del personale, nella valutazione dell’attitudine del lavoratore all’espletamento di una data mansione bisogna tener conto anche delle peculiari caratteristiche dell’ambiente lavorativo, cioè delle persone che ne fanno parte, e non solo dell’idoneità della persona nei confronti del compito da eseguire. Questo perché, come la psicologia ci insegna, l’essere umano partecipa all’attività lavorativa con tutto se stesso, vale a dire la componente intellettiva come quella psicofisica o manuale nonché la dinamica temperamentale e la dimensione affettiva-emotiva ed adattativa del soggetto, il che comporta uno studio approfondito della personalità globale dell’individuo nei suoi vari aspetti e problematiche più o meno profonde. Il lavoro infatti può risultare gratificante o frustrante e quindi fattore di equilibrio estremamente importante per la creazione di un’identità forte, oppure causa di profondo disadattamento e perdita di identità. D’altro canto anche l’attività scolastica coinvolge non solo le capacità intellettive del giovane ma anche la sua sfera emotiva, adattativa e socializzativa, per cui molto spesso il fallimento nello studio è dovuto più alle conseguenze di problematiche non risolte di ordine affettivo che a carenze intellettive ed attitudinali.
L’orientamento per la valorizzazione dell’uomo
Da quanto detto finora si desume che l’oggetto di studio della grafologia della consulenza professionale , cioè l’individuo nei sui aspetti attitudinali in rapporto ad una attività di studio o di lavoro, va sempre considerato nella sua umana complessità per comprenderne a fondo la personalità e valutare le possibili conseguenze, positive e negative, che il suo rapporto con lo studio o con il lavoro può portare nella sua vita personale e familiare. Nel contempo è necessario valutare anche che contributo una determinata attività lavorativa può rappresentare per la crescita e la maturazione personale o al contrario per la formazione di problematiche, situazioni conflittuali e stati d’animo negativi. L’opera del grafologo della consulenza professionale spesso deve anche sopperire alle carenze della scuola e degli altri enti pubblici preposti alle attività di orientamento individuando il settore di studi, la scuola o il genere di attività in cui il giovane potrà avere migliore possibilità di riuscita, prescindendo in parte dagli interessi e dalle aspirazioni del soggetto in questione e tenendo conto piuttosto di altri aspetti del problema “orientamento” quali ad esempio la dislocazione e la disponibilità di scuole e corsi, la disponibilità economica della famiglia, le varie opportunità offerte dal mondo dello studio e le nuove tendenze e richieste in campo lavorativo e ovviamente le caratteristiche delle singole professioni nonché le loro concrete difficoltà.
Criteri dell’orientamento su base grafologica
I criteri seguiti dal grafologo circa l’orientamento ad un corso di studi o ad una professione sono i seguenti:
Individuazione del “ventaglio” professionale
Logicamente oltre alle capacità del soggetto di riuscire in un determinato settore di studio bisogna tenere conto anche delle sue possibilità di successo nella professione a cui quello studio consente di accedere.
Criteri extragrafologici
Sia per orientare un giovane nella scelta del corso di studio che dell’attività professionale bisogna tener conto con la massima attenzione anche di altri fattori perlopiù di carattere pratico, logistico o familiare come il tipo di scuole disponibili, l’eventuale possibilità di studiare lontano da casa, la frequentazione della stessa scuola di un proprio fratello o la scelta della stessa professione del genitore. Infatti non per tutti lo spirito di emulazione e di competizione nei confronti di un fratello o di un genitore può costituire una spinta positiva, anzi, per un soggetto scarsamente fiducioso nelle proprie capacità confrontarsi con il successo di un familiare può comportare il rischio di avvertire come molto frustrante un eventuale fallimento con conseguenze molto negative non solo sul rendimento scolastico o lavorativo ma principalmente sul normale sviluppo di una personalità equilibrata e di una positiva immagine di sé. Talvolta, quindi, è preferibile orientare il soggetto verso un altro tipo di studi o attività lavorative che gli consentano di esprimersi più liberamente senza l’incubo del confronto. L’indagine grafologica è altresì utile per stabilire se un soggetto ha raggiunto un sufficiente grado di autonomia e maturità tale da consentirgli di frequentare una scuola lontano dalla famiglia .